“Una casa tra le case”. Così Gabriele Lavia ha definito la Pergola, il teatro di cui è da poco diventato direttore artistico. Lo ha fatto oggi, nel pomeriggio dedicato alla presentazione della programmazione destinata alle scuole di ogni ordine e grado, dalle elementari all’università. E lo ha fatto in uno degli ambienti più suggestivi del teatro più antico (e bello) della città, quel Saloncino che è uno scrigno di arte, raccoglimento e raffinatezza. Lo ha fatto un po’ di corsa perché le prove dei “Sei personaggi” pirandelliani lo attendevano sul palco principale, ma le sue parole hanno toccato il cuore ai numerosi insegnanti convenuti. Il teatro come la più artistica tra tutte le arti, perché è fugace e va catturata nel momento esatto in cui viene fatta, mentre nasce e, contemporaneamente, svanisce. Il teatro come la più umana tra le storie, perché –a differenza di quelle narrate dentro un libro o di quelle rappresentate sulla pellicola di un film- fa coincidere il personaggio con l’attore, l’uomo con l’artista. Il teatro come l’unica disciplina in grado di svelare la verità. Sarebbero bastate quelle sue poche parole e quell’appello (“abbonatevi, sostenete il teatro, il teatro è unico”) a convincere i presenti. Ma i collaboratori del direttore generale Marco Giorgetti avevano preparato anche molto altro e, dopo l’arrivederci del Maestro, hanno invitato sul palchetto rappresentanze dell’amministrazione e di tutti gli enti coinvolti nella generosa offerta culturale e didattica.
Il progetto “La Pergola per la scuola” nella scorsa stagione ha coinvolto oltre 8000 persone tra insegnanti e studenti delle scuole primarie e secondarie: quest’anno rinnova per la terza volta la sua esplorazione intorno ai testi e agli autori, ai protagonisti e a tutte quello che si nasconde dietro le quinte, prendendo casa al Centro Studi, il nuovo settore del Teatro dedicato agli aspetti della formazione, della ricerca e della valorizzazione dell’immenso patrimonio che custodisce. La stagione di prosa è ubertosa coi suoi 27 spettacoli in programma (tra cui 5 prime nazionali e 4 produzioni proprie). E le attività didattiche presentano collaudate conferme (la collaborazione con la sezione didattica del Polo Museale Fiorentino e le attività integrate alla Galleria dell’Accademia) ma anche alcune novità, come la collaborazione con PortaleRagazzi.it, il progetto dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze dedicato ai giovani e alle nuove tecnologie.
Tra le attività didattiche, quest’anno trovano uno spazio ampissimo quelle destinate alle scuole elementari (“Il baule di Casimiro”, “Crea il tuo stemma”, “Buio in sala”, “Ghostbusters alla Pergola”, “Favole puzzle” e “Colti passatempi alla corte medicea”), ma le scuole superiori potranno godere delle incantevoli visite guidate ai locali del Teatro (una sorta di città nella città) e di spettacoli adattissimi a loro, nei quali vengono toccati temi cari all’età adolescenziale: la scoperta della sessualità (con il musical “Spring awakening” e le commedie “La gatta sul tetto che scotta”, “Gli innamorati”, “Improvvisamente l’estate scorsa”, “Favola”), l’educazione al vivere civile (con “Ubu and the truth commission”, “Il mercante di Venezia”, “Dopo il silenzio”, “Amerika”, “7 minuti”), il disagio giovanile (con “Cronaca di un amore rubato”), la famiglia (con “Sei personaggi in cerca d’autore”, “La professione della signora Warren”, “Father and son”, “Sinfonia d’autunno”, “Il tartufo”) e la fede (con “La leggenda del grande inquisitore”, “Il visitatore”, “Vita di Galileo”).
Particolarmente caldeggiato dal regista stesso, Emanuele Gamba, presente al Saloncino, è stato il musical “Spring awakening”, che pone il conformismo al centro dell’indagine ed esplora il sesso “con il pudore bene in vista”. Proprio a proposito di questa rappresentazione, che avrà luogo dal 2 al 7 dicembre, il regista ha annunciato che la compagnia cerca –per inserirli nello spettacolo stesso- 24 studenti fiorentini che amino la musica rock e desiderino partecipare attivamente con una comparsata di effetto potente.
La Pergola, insomma, riesce a soddisfare esigenze e gusti di tutti, a tutte le età. E’ un teatro antico ma sa parlare anche la lingua dei ragazzi: da un biennio accoglie studenti di scuole superiori come il “Peano” e il “Saffi” affinché i loro studenti svolgano lo stage presso la struttura. E a fine anno organizza una festa per le scuole che hanno collaborato offrendo una serata di alta qualità. Per aiutare i professori ad appassionare i giovani, propone prezzi agevolati e spettacoli di impatto e di valore.
Basta consultare “Le chiavi della città”, se siete docenti di scuola primaria e secondaria di primo grado. O andare direttamente sul sito del Teatro, se invece insegnate alle scuole superiori. Alla Pergola rispondono sempre, sono efficienti e (dote rara di questi tempi) gentilissimi.