Fissiamo davanti allo Stensen per dare il via alla serata delle due C (cine/cena).
Danno “Quando hai 17 anni”, il film di André Téchiné ambientato in un aspro villaggio tra le montagne della Francia sud-occidentale, dove Damien e Tom frequentano la stessa scuola. Potrebbero essere amici, in realtà non si sopportano. Si insultano e, quando le parole non sono sufficienti, se le danno di santa ragione. Damien è figlio di un medico e di un pilota militare, Tom è magrebino ed è stato adottato da una coppia di contadini che vive in una fattoria sperduta in mezzo ai monti. Siccome la madre adottiva di Tom resta inaspettatamente incinta e deve affrontare una gravidanza complicata, Tom viene invitato dalla madre di Damien a vivere per qualche tempo a casa loro in modo che possa studiare e frequentare la scuola con minor sacrificio. I due ragazzi, così, si trovano a vivere sotto lo stesso tetto.
Di questo film si è fatto un gran parlare ed è in concorso al 66mo Festival di Berlino.
“Ti è piaciuto?”
“Insomma. A te?”
“Insomma.”
Menomale, proprio a un passo dallo Stensen, hanno aperto da poche settimane “I Che Thai”, un ristorantino di cucina thailandese minuscolo e buonissimo, in grado di consolare qualsivoglia delusione cinematografica.
Involtini croccanti, ravioli al vapore, e un green curry con tutti gli aromi di quella terra indimenticabile.
Finita la cena, torniamo a casa come siamo venute: in bicicletta, a tutto foco, sui viali, ché la pista ciclabile è per i deboli, ridendo e gridando “ASPETTAMI ACCIDENTATTE’!”
Perché 17 anni si possono avere anche a 50.