“Finalmente nell’arte del XVII secolo irrompono modelli femminili nuovi: non più la donna con blonda testa e claro viso, ma la donna mora e (UDITE!) la donna… ROSSA! Ma non solo! Accanto alla donna bella, perfetta, angelica e armoniosa, fa il suo trionfale ingresso nella poesia la donna vecchia! Nel Seicento sarei stata celebratissima!”
E qui il protocollo prevedeva: “Mannò che dice professoressa, lei non è rossa (infatti è tinta) ma soprattutto non è vecchia!”
Silenzio assordante.