Ha il corpo di fringuello e la voce di usignolo.
Ha un marito buffo e virtuoso che volteggia sull’ebano e l’avorio del piano come se al posto delle mani avesse un paio d’ali.
Ha un compagno d’arte occhialuto e spettinato che gioca al saliscendi lungo il manico del contrabbasso.
L’ultima volta la vidi e l’ascoltai nel caldo estivo e suggestivo del Forte Belvedere.
Questa sera me la gusterò al Piccolo Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, in compagnia della collega affettuosa che mi ha regalato il biglietto del concerto.
Firenze, stasera
Pubblicato il 18 marzo 2011 da admin