Domattina io e una delle mie colleghe preferite partiamo per la gloriosa trasferta volta al ritiro del premio messo in palio dal Concorso Nazionale bandito dal Ministero dell’Istruzione e patrocinato dalla Presidenza della Repubblica per il Miglior Giornalino Scolastico d’Italia.
Abbastanza turbate dalle dimensioni dell’evento e del viaggio, stiamo tentando di trasformare l’impegnativo spostamento geografico in una gita goliardica e ridanciana a tutti gli effetti. Come due perfette adolescenti imbecilli, ci siamo fatte i capelli di un colore simile e a momenti c’incontreremo per scegliere dall’armadio dei capi d’abbigliamento che s’intonino per stile, gusto e cromatismo. Ad attenderci a destinazione ci saranno due camere singole in un hotel a quattro stelle e una cena in un ristorante sopraffino. Tutto fa pensare a due giorni di divertimento assicurato.
L’unico che potrebbe compromettere l’idilliaco quadretto è quel bischero di Italo, il treno elegante e rapido inaugurato di recente, che a poche ore dalla partenza non fa che mandarci mail del cazzo con cui ci sposta di posto in continuazione contribuendo a instillare in noi una più che comprensibile incertezza, accident’a lui.