“Maremma che scorfano l’era questa donna… la ‘un si pole guardare”.
“CHI HA PARLATO?”.
“Io profe, ma parlavo di un argomento di storia”.
“In realtà spettegolavi ancora sulla povera Teodora: ma che mi sei andato in fissa?”.
“O profe, ma che l’ha vista bene? Guardi come l’era brutta. Come faceva una donna brutta a questo modo a fare la ballerina? Ma d’icché s’era innamorato Giustiniano?”.
“Devi tenere conto di alcuni fattori: prima di tutto quello che osservi è un mosaico, con tutti i limiti di fedeltà figurativa che ne conseguono. Secondo, i canoni estetici cambiano radicalmente nei diversi periodi della storia e quella che oggi per te è una ragazza bellissima per un ragazzo del Tremila potrebbe essere inguardabile”.
“E ho capito profe, ma questa la c’ha anche i baffi”.
“I baffi?! Ma dai, non esagerare”.
“Profe, dico sul serio: guardi lei stessa!”.
Aveva sbagliato figurina e quello che guardava da tre giorni era Giustiniano.