Avete letto la notizia sugli studenti dormiglioni? Io (sarà deformazione professionale, ma) quando vedo la parola studente, mi ci butto a capofitto. Tutto quello che riguarda la categoria m’incuriosisce, mi attira, m’ipnotizza, mi rapisce. Perché, fondamentalmente, mi commuove.
Questa teoria del sonno adolescente però, mi dispiace, ma non la condivido mica tanto. Non mi riesce proprio crederci. D’accordo, parlano di minuziose ricerche scientifiche, di studi seri e affidabili, che documenterebbero come i teenager siano naturalmente predisposti ad andare a letto più tardi e svegliarsi più tardi. Tra le 9.00 e le 10.00 di mattina, per la precisione, quindi dalle due alle quattro ore dopo rispetto agli adulti. Fino a quell’ora il loro livello d’attenzione e capacità di concentrazione risulterebbe in sofferenza. Un cambiamento dell’orologio interno che si protrarrebbe generalmente fino ai 21 anni. Anche solo un’ora di sonno in più al mattino, è stato dimostrato, rende gli studenti del liceo più vigili e sereni. Io, abbiate pazienza, non ci credo.
Sono passati alcuni annetti, ma io di com’era il mio sonno nel periodo dell’adolescenza mi ricordo molto bene: poiché la sera andavo a letto presto (massimo alle dieci e mezzo-undici) dopo giornate di studio non dico matto e disperatissimo ma abbastanza sostenuto, la mattina dopo bastava che mia madre si materializzasse in camera, arrotolasse le persiane, spalancasse i vetri e mi scoperchiasse le coperte urlando “mòviti” (proprio così, senza la “u” tra la “m” e la “v”), che io, appunto, mi “movevo”. Ovvero, saltavo giù dal letto, inforcavo la via del gabinetto per la toelettatura, poi quella della cucina per la colazione, e in mezz’ora ero pronta: fresca come un bocciolo di rosa, per andare in pasto ai miei professori, perfettamente conscia e padrona di me stessa.
A 48 anni non vado invece a scoprire che a quell’età avrei avuto il sacrosanto diritto, avallato dalla scienza, di dormire dalle due alle quattro ore in più?! Roba da rimanerci male. E non scopro, sempre a questa età, che in Inghilterra dal prossimo settembre tutti gli studenti dell’ultimo biennio della Hampton Court House – di età compresa tra i 16 e i 18 anni – inizieranno le lezioni alle 13.30 fino alle 19.00?! Anche altre scuole superiori inglesi hanno posticipato l’inizio delle lezioni, che in Gran Bretagna cominciano già un’ora più tardi rispetto all’Italia.
Non sono una scienziata e ho fatto solo Lettere: ma secondo me se gli studenti (quelli inglesi in particolare, ma anche i nostri, che gli stanno al passo con uno stile sempre più affinato) consumassero i loro pomeriggi alternando lo studio a una sana attività fisica, la sera (anziché pascolare per locali a strabere) crollerebbero spontaneamente a un’ora urbana, per svegliarsi la mattina dopo freschi come boccioli di rose e pronti a finire, perfettamente consci e padroni di loro stessi, in pasto ai loro professori.
(domani sulle pagine fiorentine del “Corriere della Sera”)